Fermo Biologico


IL fermo biologico è necessario per la salvaguardia del Tartufo e del suo ambiente?



Il fermo biologico solitamente si utilizza nella pesca, nella caccia e nella raccolta di risorse naturali non coltivate o allevate. E’ un periodo in cui si mantiene una pausa nello sfruttamento delle risorse naturali, per dar modo ad animali e natura di proliferare. Nel caso dei Tartufi serve a dargli il tempo di maturare tenendo sotto controllo lo sfruttamento delle tartufaie naturali e ad ultimare la maturazione in modo che all’apertura della stagione autunnale non si incappi in Tartufi immaturi, come capita spesso a inizio stagione o quando la stagione fredda tarda ad arrivare, per questo motivo i tartufai più esperti aspettano la stagione o il clima giusti e non la data di apertura per uscire a tartufi. Il tartufaio esperto esce a tartufo nero estivo o ad inizio stagione solo se deve addestrare un cane giovane ed in questi casi rimane sulle tartufaie per poco tempo in quanto il cane si stanca velocemente ed ha un periodo di concentrazione ristretto; inoltre, per non rovinare la tartufaia, non torna mai più di una volta. Ogni tipo di tartufo ha un diverso periodo di maturazione e di raccolta: essi devono essere rispettati e sono regolati dai calendari Regionali, infatti un’uguale qualità di tartufo non matura nello stesso periodo in tutta Italia ma in periodi diversi. Inoltre nel mondo del Tartufo il fermo biologico serve anche al terreno e al Micelio per ripristinare l’habitat naturale che serve al Tartufo per rigenerarsi. Una sorta di fermo biologico lo dovremmo tenere anche durante il periodo di raccolta, infatti alcuni tartufai sostengono che una tartufaia poco frequentata o poco sfruttata produce più tartufo e per periodi più lunghi rispetto a tartufaie che vengono battute in modo continuativo.


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